Roma, 24.10.2016 – “Al di là dei giudizi di merito sul nuovo impianto, su cui ci siamo già espressi in passato, respingiamo le accuse del Sindaco Cialente nei confronti di un’intera categoria, quella dei riciclatori di RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) che operano all’interno del sistema certificato dal Centro di Coordinamento, che reputiamo totalmente estranei alle infiltrazioni malavitose per le quali, a detta del sindaco, l'Italia sarebbe oggetto di indagine da parte della Commissione europea”.
E’ questa la risposta di ASSORAEE – Associazione Recupero Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche di FISE UNIRE alle nuove accuse avanzate dal Sindaco de L’Aquila Massimo Cialente nell’ambito della vicenda “Accord Phoenix” per la realizzazione di un nuovo stabilimento di trattamento di questi rifiuti nell’ex polo elettronico della città.
Nei giorni scorsi il Sindaco era tornato nuovamente ad attaccare la categoria dei recuperatori di rifiuti elettrici ed elettronici, definiti “monopolisti della gestione dei rifiuti elettronici, settore sul quale l’Unione europea ha già denunciato, con particolare riferimento all’Italia, la presenza di aspetti gravi di illegalità e infiltrazioni malavitose”.
“Nella consapevolezza che il mercato, oltre ai canali ufficiali che noi rappresentiamo, può anche essere caratterizzato dalla presenza di un circuito parallelo che non esclude anche derive di illegalità”, concludono i rappresentanti di ASSORAEE, “invitiamo il Sindaco de L’Aquila a non inserire la nostra categoria in modo strumentale all’interno di polemiche politiche che poco hanno a che vedere con le dinamiche del nostro settore”.
Marco Catino – Responsabile Ufficio Stampa FISE
Contatti: 06-9969579; 329-30520068 - m.catino@fise.org